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5. Le figure di Re Wen e del Duca di Zhou

Salve a Tutti,

per entrare pienamente nell’aura attivante del Yijing e ampliare la nostra intuizione quando interagiamo con esso sia in forma oracolare che meditativa, le figure di Re Wen (1) e del Duca di Zhou (2), il suo quartogenito, sono non soltanto importanti ma anche ispiranti.

Sono importanti perché sono loro ad aver strutturato gli Yijing delle dinastie precedenti nella forma che abbiamo attualmente (Zhou Yi), e ispiranti perché quanto viene espresso nella Decisione/Sentenza di Re Wen e nel Testo delle Yao (linee) del Duca di Zhou è fondato sulle esperienze della vita di questi due grandi uomini.

Re Wen era il capo del clan Zhou, ed era cognato (avendone sposato tre sorelle) di Di Xin (3), il Tiranno di Shang, un uomo spietato e crudele, anche con i suoi stessi consanguinei. Temendone la crescente autorità, Di Xin fece imprigionare  Ji Chang (il nome di Re Wen) e lo tenne segregato per sette anni. Fu durante questo periodo, perennemente minacciato di morte e isolato dal suo popolo e dalla sua famiglia, che Re Wen meditò lungamente sul significato del Yijing e lo riorganizzò: produsse la sequenza dei gua (Sequenza di Re Wen), diede loro il nome (ideogramma) e definì una Decisione/Sentenza lapidaria che li caratterizzasse. L’appellativo “Re Wen” gli venne attribuito postumo: non fu mai re (morì prima della vittoria sul Tiranno di Shang ad opera di suo figlio, Re Wu) e Wen significa segno-disegno-scrittura. Nella cultura cinese è considerato la personificazione del Re Saggio e sapiente.

Il Duca di Zhou (Ji Dan) era il quarto figlio di Re Wen, e fu un uomo di grandissima cultura: musicista, matematico, stratega, edificatore di città, governante illuminato. Si racconta che durante una malattia di Re Wu, offrì agli dèi la sua vita al posto di quella del fratello. Deng Ming-Dao in The Living I Ching, così riporta la sua preghiera: “Prego il Signore altissimo di permettere che io, Ji Dan, venga sostituito al re. Ho con affetto sempre obbedito a mio padre; possiedo molti talenti che mi rendono adatto a servire gli spiriti. Il vostro Discendente Principale non ha tutti i talenti da me posseduti e che mi rendono utile al vostro servizio. Egli ha ricevuto il Mandato del Cielo per stabilire la vostra discendenza nel mondo inferiore. Non lasciate che il Mandato del Cielo decada. Possiate voi, antichi imperatori, mantenerlo salvo per sempre.” Dopo la morte di Re Wu, il Duca di Zhou cercò di prevenire più volte delle sanguinose lotte intestine per il potere. Osservando il moto yin-yang nei gua, nella loro disposizione e all’interno delle yao (linee), vi intuì e definì un motto caratteristico per ciascuna delle 384 linee che compongono Yijing. All’interno del Testo delle Yao vi sono alcuni riferimenti ad eventi capitali della vita sua e del padre.

Pertanto, Re Wen operò sulla struttura dei 64 gua compiuti (stabilità e progressione) e il Duca di Zhou intervenne sulle linee, cioè le specificità e mobilità intrinseche della struttura (mutamento temporale e trasformazione).

In The Complete I Ching, Master Huang presenta ogni gua (esagramma) con degli episodi della vita di Re Wen e del Duca di Zhou o illustrando il contesto storico in cui vissero.

All’inizio, presa maggiormente dalle spiegazioni e dall’utilizzo della modalità oracolare, trascuravo queste parti storiche, così lontane da noi per vicende e stili di vita. I termini di “re” e “duca” mi richiamavano personaggi più propri della nostra cultura… facevo fatica a riconoscere le stesse caratteristiche in uomini che vissero alla fine del II Millennio a.C., contemporanei, per esempio, al Re Davide biblico (1040 a.C.), e antecedenti di alcuni secoli i nostri primi grandi filosofi presocratici.

Successivamente, le vicende storiche presentate per esemplificare la situazione-tempo (4) dei gua hanno cominciato ad assumere maggiore significato: dal punto di vista storico, è un arricchimento culturale; dal punto di vista della pratica oracolare e meditativa, esemplifica come osservare ed esprimere nel nostro vissuto l’azione della forza yin-yang.

Re Wen e il Duca di Zhou si attennero con sincerità di cuore alle indicazioni che i gua, il moto yin-yang e le loro manifestazioni indicavano, tenendo in considerazione la “realtà” delle leggi naturali che osservavano intorno a sé. Le loro vicende e decisioni riconoscevano e rispettavano il Dao del Cielo e, così facendo, queste due figure emblematiche – unendo in sé Cielo e Terra e facendosene tramiti – posero le fondamenta per una dinastia che durò ottocento anni (1045–256 a.C.) e un Classico che ha attraversato – e tuttora attraversa – tempo e spazio.

Questi due aspetti possiamo osservarli anche noi nel nostro vissuto e nella nostra realtà. Utilizzando Yijing per la riflessione personale o come oracolo per chiarire una situazione e riceverne consiglio, noi possiamo conoscerne una più profonda e calzante integrazione accedendo al suo spirito originale. Per entrare nello spirito del Yijing dobbiamo saper attualizzare la realtà di allora nella nostra, sia per gli esseri umani che per gli eventi. Yijing ci invita a riconoscere in noi e fuori di noi queste forze indomite, a rispettarle collaborando con esse. In altre parole, riconoscere e operare con la nostra essenza fondamentale collegata con l’universo intero, e non contro di essa.––

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(1) Re Wenhttps://it.wikipedia.org/wiki/Wen_Wang –– (2) Duca di Zhouhttps://it.wikipedia.org/wiki/Zhou_Gong  ––  (3) Di Xinhttps://it.wikipedia.org/wiki/Di_Xin –– (4) Situazione-tempo è un termine utilizzato da Master Huang alternativamente a “esagramma” (MAH, 2 e 3)